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Progetto 55 - S.55 prototipo

Nato da una specifica militare, vissuto nell’epoca pionieristica del viaggio aereo, divenuto leggenda attraverso le imprese eroiche dei trasvolatori. Questa la sintesi dell’S.55, protagonista delle trasvolate che resero famosa la Regia Aeronautica durante il periodo tra le due guerre mondiali: dal volo di Francesco De Pinedo nel 1927 attraverso le due Americhe a bordo di un S.55A battezzato "Santa Maria" in onore di Cristoforo Colombo, alla prima crociera transatlantica di massa svoltasi tra il 1930 ed il 1931, la Crociera transatlantica Italia-Brasile, fino ai voli in formazione voluti e condotti da Italo Balbo culminanti nel 1933 con il volo in formazione di 24 S.55X da OrbetelloChicago, la famosa Crociera aerea del Decennale organizzata appunto per il decennale della fondazione dell'Arma Aeronautica. L’obiettivo di "Progetto 55" è di organizzare nuovamente alcune di queste grandi imprese e di ripercorrere le rotte tracciate quasi cento anni fa da aviatori eccezionali che erano nel contempo inguaribili sognatori avidi di orizzonti.

Progetto 55
Progetto 55
Coccarda AMI
Coccarda USAF
Coccarda RAF

le Imprese

Crociera Aerea del Decennale
Eng text

The S.55 has been  the protagonist of over the Ocean flights  which made famous the Italian  Royal Air Force between the two world wars . The story begins  with the 1927 Francesco De Pinedo flight throughout the Americas aboard a S.55A called "Santa Maria" in honor of Christopher Columbus, it  goes on with  the first trans atlantic mass cruise between 1930 and 1931 as well as  the transatlantic cruise Italy-Brazil, to end with the Italo Balbo  formation flights took  above all  the 1933 24 S.55X from Orbetello to Chicago formation flight. This 1933  flight  it’s  the famous  “Decennial Air Cruise”  organized  for the Italian Air Force  tenth anniversary. The goal of "Project 55" is to perform  some of those  legendary flights again and to retrace  those routes mapped almost one hundred years ago by exceptional airmen who were incurable as well as dreamers.

Legendary S.55

Savoia Marchetti S.55X I-NAPO

VolaVale

chi Vola Vale

missione al Polo Nord

L’incidente accaduto al dirigibile “Italia” il 25 maggio 1928, quando l’aeronave urtò il ghiaccio durante il viaggio di ritorno dal Polo Nord lasciando sul terreno dieci uomini tra cui il gen. Umberto Nobile comandante della spedizione, dette il via ad una febbrile attività di ricerca da parte di molti paesi con tutti i mezzi a disposizione, compreso l’aereo. Fortunatamente i superstiti dell’incidente si trovarono circondati dai materiali caduti con l'impatto sul ghiaccio, tra i quali cibo, una radio e una tenda che diventerà la famosa “tenda rossa”, il che permetterà loro di sopravvivere per sette settimane in condizioni climatiche proibitive. In Italia, Umberto Maddalena venne incaricato per primo di occuparsi delle operazioni di ricerca e, a tale scopo, ebbe a disposizione un S.55 prelevato da Sesto Calende. Le modifiche al velivolo furono minime, anche a causa dell’urgenza contingente, e così già il 10 giugno l’S.55 partiva dall’idroscalo di S. Anna alla volta della Baia del Re, giungendovi otto giorni più tardi. Alle 10:45 del 20 giugno, i naufraghi venivano localizzati e riforniti con oltre 300 chilogrammi di materiali. Nei giorni successivi si susseguirono le missioni di Maddalena e di altri mezzi provenienti da tutto il mondo poi, a luglio, finalmente il rompighiaccio russo “Krassin” riuscì a raggiungere i naufraghi portandoli in salvo. L’S.55 “polare” rientrò a Sesto Calende il 31 agosto; aveva rifornito gli occupanti della “tenda rossa” con oltre 500 chilogrammi di materiali e viveri, compiuto oltre 120 ore di volo delle quali 30 sulle regioni artiche, era rientrato infine in Italia con i propri mezzi e in perfetta efficienza dopo aver percorso qualcosa come 18.000 chilometri.

Crociera delle 2 Americhe

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Crociera del Decennale

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Programma

Programma

Le fasi del Progetto 55 sono così suddivise:

 

  1. Raccolta materiale documentale, disegni, manuali, ecc.;

  2. Modellazione 3D di tutte le parti costituenti il velivolo;

  3. Definizione dei gruppi di lavoro preposti alla realizzazione delle varie sotto parti;

  4. Identificazione e organizzazione del cantiere di assemblaggio finale;

  5. Realizzazione base operativa per le operazioni di collaudo;

  6. Certificazione e prove di volo;

  7. Realizzazione base di armamento;

  8. Pianificazione e rievocazione delle imprese storiche più famose ripercorrendo le stesse rotte degli S.55 negli Anni ’30;

  9. Collocazione a presso una struttura museale di rilievo e fruibile da parte di tutti, con la possibilità di effettuare occasionalmente dei voli dimostrativi.

 

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