Il progetto di ricostruire un S.55, uno dei più belli e significativi aeroplani della storia dell’aviazione, è ambizioso. Più ardita ancora è l’idea di realizzare una macchina volante piuttosto che una semplice replica statica fine a se stessa. “Progetto 55” non è un’iniziativa riservata a pochi eletti bensì un progetto popolare nel senso più ampio del termine; per questa ragione offriamo la possibilità a chiunque abbia le capacità, le risorse e soprattutto la lungimiranza necessaria, di partecipare direttamente.
Il primo passo per collaborare è l'iscrizione all'Associazione I-CARE; in questo modo entrerai di diritto nella Squadra Progetto 55 e potrai mettere a disposizione le tue esperienze, le tue capacità e, soprattutto, la tua passione per raggiungere lo scopo. Crediamo fermamente che la nostra impresa debba essere un’opera corale. Puoi sostenere “Progetto 55” effettuando una donazione di qualsiasi importo: non siamo alla ricerca di un donatore da un milione di Euro, sogniamo un milione di donatori da 1 Euro!
L'idea
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The project to rebuild a S.55, one of the most beautiful and significant aircraft in aviation history, has remained in the drawer of many. More daring is still the idea of creating a flying machine because a simple static replica.
"Progetto 55" initiative is not restricted to a few or a small group of shareholders but rather it’s a popular project in the words’ broadest sense. We offer therefore the opportunity to anyone who has the skills, resources and mainly the necessary vision, to participate directly in this project.
We firmly believe that the "Progetto 55" is to be a choral work and not the initiative of an individual. We are not looking for a million Euros’ donor. We look for a million of 1 Euro donors.
Project Plan
Aeroplano
L'idrovolante “Tipo S.55” fu probabilmente il velivolo più rappresentativo dell'attività progettuale di Alessandro Marchetti, brillante ingegnere che per oltre trent'anni legò il suo nome a quello di una delle più famose ditte aeronautiche italiane: la S.I.A.I. – Società Idrovolanti Alta Italia. Realizzato a seguito di un concorso bandito nel 1922 dal Commissariato per l'Aeronautica, l'S.55 era un aereo dal disegno non convenzionale e nel 1923 venne respinto dalla commissione giudicatrice perché ritenuto troppo ardito e non meritevole di produzione in serie. Marchetti non si scoraggiò e, complice l’abilità di un pilota d’eccezione come Alessandro Passaleva, dimostrò la validità del suo progetto affinandone le qualità e conseguendo una serie di record che ne permisero il riesame e la successiva adozione da parte della Regia Aeronautica. Oltre che per impiego militare venne utilizzato come aereo da trasporto civile, ma guadagnò la sua fama grazie alle imprese aviatorie degli anni '30, soprattutto in seguito alle trasvolate solitarie di Francesco De Pinedo e alle grandi crociere aeree di massa organizzate da Italo Balbo prima nel Mediterraneo e poi verso gli Stati Uniti d’America.
Oggi l'unico esemplare esistente al mondo di questo grande idrovolante è un S.55C conservato in Brasile.
Programma
Le fasi del Progetto 55 sono così suddivise:
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Raccolta materiale documentale, disegni, manuali, ecc.;
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Modellazione 3D di tutte le parti costituenti il velivolo;
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Definizione dei gruppi di lavoro preposti alla realizzazione delle varie sotto parti;
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Identificazione e organizzazione del cantiere di assemblaggio finale;
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Realizzazione base operativa per le operazioni di collaudo;
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Certificazione e prove di volo;
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Realizzazione base di armamento;
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Pianificazione e rievocazione delle imprese storiche più famose ripercorrendo le stesse rotte degli S.55 negli Anni ’30;
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Collocazione a presso una struttura museale di rilievo e fruibile da parte di tutti, con la possibilità di effettuare occasionalmente dei voli dimostrativi.